Poesie inserite da Violina Sirola

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Scritta da: Violina Sirola

Boss

Ehi, boss che visione hai
della vita?

- Quella
giusta del presente. Ci sono guerre
vere tra gli Stati, che vuoi che sia
una guerra di mafia, girano i soldi.
Se sono riciclati? La droga è
affare di Stato.

Ehi, boss hai la faccia
d'acciaio, le ossa di ferro.

- Il ferro arrugginisce stando
fermo e l'ossa fanno male
strette in cella. "Comandare" non è
meglio di "futtiri", sono giri
di soldi tra giudici, avvocati e
secondini: tanto vale
la vita.
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    Scritta da: Violina Sirola

    Vero/falso

    È falso il buco nero
    attira, affascina si fa vero.
    Un falso paesaggio di neve
    copre l'ossatura del sistema
    logico dell'interesse.
    Il contadino vende i prodotti
    della terra, l'allevatore vende
    le bestie per il macello
    lo Stato alleva i suoi
    soldati per la guerra.
    Gli ideali sono veri
    chi conduce il gioco non riesce a
    sottrarsi al buco nero
    l'occhio di Dio è riflesso nello specchio.
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      Scritta da: Violina Sirola

      L'aspirante

      Prima di tutto ce li hai i requisiti?
      Ce l'hai
      un occhio di vetro, denti finti o una gruccia,
      un tirante o un uncino,
      seni di gomma, inguine di gomma,

      rattoppi a qualcosa che manca? Ah
      no? E allora che mai possiamo darti?
      Smetti di piangere.
      Apri la mano.
      Vuota? Vuota. Ma ecco una mano

      che la riempie, disposta
      a porgere tazze di tè e sgominare emicranie,
      e a fare ogni cosa che gli dirai.
      La vorresti sposare?
      È garantita,

      ti tapperà gli occhi alla fine della vita
      e del dolore.
      Con quel sale ci rinnoviamo le scorte.
      Vedo che sei nuda come un verme.
      Che te ne pare di questo vestito-

      Un po' rigido e nero, ma niente male.
      Lo vorresti sposare?
      È impermeabile, infrantumabile, abile
      contro il fuoco e imbombardabile.
      Credi a me, ti ci farai sotterrare.

      E adesso, scusa, hai vuota la testa.
      Ho la cosa che fa per te.
      Su, su, carina, esci fuori dal guscio.
      Ecco ti piace questa?
      Nuda per cominciare come una pagina bianca

      ma in venticinqu'anni d'argento,
      d'oro in cinquanta, potrà diventare.
      Una bambola viva, sotto ogni aspetto.
      Sa cucire, sa cucinare,
      sa parlare, parlare, parlare.

      E funziona, non ha una magagna.
      Qua c'è un buco, che è una manna.
      Qua un occhio, una vera visione.
      Ragazzo mio, è l'ultima occasione.
      La vorresti sposare, sposare, sposare?
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        Scritta da: Violina Sirola

        Afasia

        S'impastavano favole
        ammucchiate sull'impalcatura
        della vita smontata e
        rimontata. Con l'uovo e la gallina
        si rincorreva il tempo, trascorsa
        la cova si toglieva la chioccia, forzavano
        l'uscio
        per uscire i pulcini.

        Oggi è meglio la gallina
        l'uovo domani, cresceva
        la fame.

        Domani compio gli anni
        superati
        gli anta, desidero riposo.
        Arriva la sentenza, trattengo il respiro
        mi rivolgo a
        Dio: afasia.
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