Le migliori poesie inserite da Elisa M.

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Frasi di Film, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Elisa M.
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni...
Però ciò che è importante non cambiare; la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea d'arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite... insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Elisa M.

    Auschwitz - la canzone del bambino nel vento.

    Son morto con altri cento, son morto che'ero bambino
    passato per il camino e adesso sono nel vento.
    Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
    nel freddo giorno d'inverno e adesso sono nel vento.
    Ad Auschwitz tante persone ma un solo grande silenzio
    è strano non ho imparato a sorridere qui nel vento.
    Io chiedo come può l'uomo uccidere un suo fratello
    eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento.
    Ma ancora tuona il cannone e ancora non è contento
    di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento.
    Io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare
    a vivere senza ammazzare e il vento si poserà.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Elisa M.

      Sacco e Vanzetti

      Il ventidue di agosto a Boston in America
      Sacco e Vanzetti van sulla sedia elettrica
      E con un colpo di elettricità
      All'altro mondo li voller mandà

      Circa le undici e mezzo giudici e gran corte
      Entran poi tutti quanti nella cella della morte
      "Sacco e Vanzetti state a sentir
      Dite se avete qualcosa da dir"

      Entra poi nella cella il bravo confessore
      Domanda a tutti e due la santa religione
      Sacco e Vanzetti con grande espression
      "Noi moriremo senza religion"

      E tutto il mondo intero reclama la loro innocenza
      Ma il presidente Fuller non ebbe più clemenza
      "Siano essi di qualunque Nazion
      Noi li uccidiamo con grande ragion"

      E tutto il mondo intero reclama la loro innocenza
      ma il presidente Fuller non ebbe più clemenza
      Addio amici in cor la fé
      Viva l'Italia e abbasso il Re.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Elisa M.

        Lamento per la morte di Pasolini

        Persi le forze mie persi l'ingegno
        Che la morte m'è venuta a visitare
        E leva le gambe tue da questo regno!
        Persi le forze mie persi l'ingegno

        Le undici le volte che l'ho visto
        Gli vidi in faccia la mia gioventù
        Oh Cristo me l'hai fatto un bel disgusto
        Le undici volte che l'ho visto

        Le undici e un quarto io mi sento ferito
        Davanti agli occhi ho le mani spezzate
        E la lingua mi diceva "è andata è andata"
        Le undici e un quarto mi sento ferito

        Le undici e mezza mi sento morire
        La lingua mi cercava le parole
        E tutto mi diceva che non giova
        Le undici e mezza mi sento morire

        Mezzanotte m'ho da confessare
        Cerco il perdono da la madre mia
        E questo è un dovere che ho da fare
        Io a mezzanotte m'ho da confessare

        Ma quella notte volevo parlare
        La pioggia il fango e l'auto per scappare
        Solo a morire lì vicino al mare
        Ma quella notte volevo parlare

        E non può non può
        Può più parlare può più parlare
        Non può non può
        Può più parlare può più parlare

        Persi le forze mie persi l'ingegno
        Che la morte m'è venuta a visitare
        E leva le gambe tue da questo regno!
        Persi le forze mie persi l'ingegno.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Elisa M.

          Lode della cattiva considerazione di sé

          La poiana non ha nulla da rimproverarsi.
          Gli scrupoli sono estranei alla pantera nera.
          I piranha non dubitano della bontà delle proprie azioni.
          Il serpente a sonagli si accetta senza riserve.
          Uno sciacallo autocritico non esiste.
          La locusta, l'alligatore, la trichina e il tafano vivono come vivono e ne sono contenti.
          Non c'è nulla di più animale della coscienza pulita, sul terzo pianeta del sole.
          Vota la poesia: Commenta