Buco nero
Dico letto, sì, dico letto
letto candido, letto ad acqua
letto di foglie e, letto di morte...
porta il riposo a questa faccia di cera
assuefatta e nevrotica, sobillata ma nera
la mia depressione sì, sei un tale rifugio
da chi mi vorrebbe, inarrivabile e fiera
ma sono malata... dentro e nel centro
mi sento sicura, svegliar me non intendo...
società avanzata la nostra, non sei donna né uomo,
sei solo individuo... bè, non fare collette
analizza e sfrutta, plasma ed insulta
non esser d'accordo, con gli altri del gruppo
ma, se da sola vuoi stare, non ti lamentare
se qualcun ti consiglia di andarti a infilare
nel primo lettino, di quel mago di niente
che getta consigli e che si riempie le tasche
non son più nel letto, ho rivisto il mio amico
quello africano, di vent'anni di meno
niente fragole e champagne al suo matrimonio
ma una folla di amici cantano e ballano insieme
mi confida che non sa cosa sia il buco nero
e questo mi basta ad uscire di nuovo...
Composta giovedì 17 dicembre 2009
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