Piove ancora sui sentieri fangosi sugli orti solitari sui verdi melograni Piove sulle spoglie pietre sulle case dirute sulle vigne incolte Piove sulle risa gioiose dei bimbi sulle mantelline gommate sulla scoscesa dei torrenti sui nascosti elmetti tedeschi Piove sulle poesie ingiallite sui vetri scheggiati del tramonto sui soffitti screpolati Piove sugli amori spezzati sulle case abbandonate sui laghi silenti sulle barche arenate Piove sui cuori nudi su tombe sconosciute sui volti grigi dei padri Piove su di noi sulle memorie dolorose sulle speranze di ieri.
E' una risposta, è intenzionale. E non solo a quella, da me amatissima, di D'Annunzio (soprattutto nella motivazione iniziale e negli ultimi tre versi), ma anche a Piove di Montale e persino a Pianto antico di Carducci (orti solitari, verdi melograni). Insomma ho voluto dire la mia sulla pioggia, su certe atmosfere malinconiche che essa talvolta produce.
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