Nel mare tiepido delle vertigini attorto agli sterpi di aride secche il tempo aggioga al buio della notte l'abisso flebile d'una luce livida. La mollezza fluttuante del tempo si addensa nell'aria mentre gela la polvere bianca di montagne dimenticate. Folate di brina mordente velate di sudicie brume ingiallite proiettano per terra ombre polverose di rugiada stordita. Nel cielo pallido velato di bianco tra pozze di lune il mormorio instabile delle onde urta l'udito esausto verso l'oscurità argentata. Sotto la trama delle sensazioni il silenzio sprezzante della tristezza fruga lamentoso senza dimensioni segrete il dondolio incalzante del cammino onirico nei paesi dell'anima.
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