Il cielo è cupo, l'aria pesante; rondini in volo rapido, radono il suolo riarso. Si increspa lo stagno, folate di vento improvvise, finanche impetuose, gli alberi scuotono, i rami torcono, le foglie strappano. Un bagliore accecante, un rombo assordante; terminano i voli, non s'odono canti. Ancora un momento, poi lampi a raffica; il temporale s'abbatte: tanta acqua vien giù, grossi chicchi di grandine rimbalzano qua e là. Non c'è mezzo che vada, fiumare son le strade; il torrente si gonfia, gli argini cedono. Finisce tutto all'istante: il buio svanisce, l'iride appare; riprende la vita.
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