E io percorro da straniero, le strade che mi hanno ospitato, mentre i ricordi volano alla nostalgia, e io non mi riconosco più, nel frammento di questa vita, cerco e non trovo, voglio e non ottengo, cammino e non avanzo.
Intorno il lago della sofferenza si espande, ed umanità conosciute scompaiono, ed io mi rifugio nella preghiera del Tuo volto.
Sento la Tua voce che mi parla, si perde nell'aria quella degli uomini, assente eco di un'armonia che desidero, ma ancora non ritorna.
Mi sento disperso, in terra d'esilio, in questa globalizzazione di anime senza nome né volto, schiere di schiavi che alimentano, la sete di denaro dei potenti, mentre ogni etica è alla deriva.
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