Buonanotte

Circa 2000 anni fa
ho fatto un viaggio in una terra lontana,
sono partito per seguire il sedere,
di una bellissima nana,
e mi sono imbattuto in uno sciamano ciccione,
che mi ha fatto guardare le cose da una diversa posizione,
mi ha spiegato come trovare, una soluzione ad ogni cosa,
ma non come far sopravvivere al Dio tempo,
una bianca rosa...
Abbiamo mangiato foglie d'ortica
delle bacche un po' strane,
e dopo grosse risate,
abbiamo iniziato a fantasticare,
volevamo ridisegnare il mondo,
abbiamo deciso di farlo quadrato,
questa idea comune che fosse rotondo,
sui poli, un po' schiacciato, non ci piaceva.

Il mio nuovo amico, dopo un'intera bottiglia di idromele,
ha iniziato a sostenere,
che se la figura che rappresenta il globo, fosse circolare,
ogni mattina in un posto diverso, ti saresti potuto trovare,
la quadratica e ottusa visione della vita che vi hanno imposto,
lega tutti i civilizzati a quel posto,
che chiamano casa,
ma se eliminassimo il concetto di proprietà?
E se il mondo intero fosse la nostra casa?
Io stranito, gli risposi:
ma vecchio ciccione, telo stai fumando tutto, il nostro cannone,
spari troppe cazzate,
bisogna crearsi un futuro,
è facile per te fare il duro, tu vivi nel nulla,
e non possiedi niente.

Si alzò in piedi e mi guardò con aria gioiosa,
e fece rinascere, davanti ai miei occhi, una bianca rosa,
sbalordito e stupefatto,
gli chiesi come diavolo, avesse fatto,
e lui mi disse con un sorriso beffardo,
gran parte è merito delle bacche e del cannone,
ma ciò che crea la magia, è la fede infinita nella ragione,
con la felicità negli occhi, mi guardò e mi disse:
io ho una famiglia e adoro i miei bambini,
ma, non so nemmeno che forma abbiano i tuoi quattrini,
vivo sereno e amo la mia dolce metà,
e non ho bisogno di nessun tipo di vanità,
nel tuo mondo mio caro Simone,
non conta la forza di un sorriso,
e l'importanza della ragione,
l'apparire sovrasta l'essere,
e credo che questo sia uno dei motivi di tanto malessere,
butta i tuoi calzari,
e vieni a vivere qui, dove siamo tutti pari.

Felice e soddisfatto l'ho salutato,
con la promessa che un giorno sarei tornato,
gli promisi che una volta trovata la mia Perla,
avrei ricercato quella lontana terra,
e con lei al mio fianco, mi sarei sentito finalmente completo,
e avrei eliminato ogni tipo di divieto...
Mi feci un tatuaggio per commemorare l'evento,
e mi scrissi sulla pelle, in una lingua antica e regale,
Vieni con me, lasciati portare
dove nulla ha un senso.
Composta lunedì 13 luglio 2009

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