Scritta da: FRANCO PATONICO

Zak

La quercia è il suo universo
Zak l'aggredisce freneticamente
fra le rughe della corteccia
e non indugia:
esplora ogni nodo del ramo maestro,
fin sulla cima, poi torna e si ferma
sulle zampe a rampino.
È incessante quel moto vivace
di mandibole e antenne.
Quel maschio formica
distingue gli umori
di femmine e soldati
e, con l'acre secreto,
rimarca i confini.
Al termine s'erge, come bandiera,
su un esile stelo
ninnato dal vento.
L'albero intanto, ormai ebbro di sole,
allunga i suoi legni che subito infronda.
Esita Zak, ha percezione.
Ripassa il percorso,
si getta, s'aggrappa,
poi strappa e sperona
e dà sotto con lena.
Si scuote e quel fremito
sprona lo slancio.
Va contro i germogli
ancor teneri e afilli,
ma è sorpreso da un filo di ragno
e nell'affanno, un tribolo vano.
Povero Zak!
Ora è stretto alle zampe
e quel viluppo gli sale sul ventre,
sul torso e sul capo
finché l'ultimo spasmo
ci svela un pietoso
e triste abbandono.

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    Info

    Scritta da: FRANCO PATONICO
    Riferimento:
    Zak: la brevità del nome si addice ad un essere minuscolo come la formica.
    Anche nel micro cosmo esistono le gerarchie, esseri che assumono il comando o ambiscono e lottano per ottenerlo.
    È una ambizione comune e assai diffusa nel mondo animale, ma per quanto forte e determinato, chi si candida, dovrà sempre confrontarsi con situazioni nuove, e spesso impreviste, che nel tempo verranno a crearsi.
    Per l'uomo è la stessa cosa e l'avvicendamento è naturale.
    La politica, che meglio saprà rispondere ai bisogni di una comunità, avrà sicuramente ragione su chi non ha saputo riconoscere i difetti, i limiti e le proprie inadeguatezze.

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