Dio se pensarti davvero fa male, confusa nel tempo parto, nell'attimo fuggente dell'anima dormiente. Passano i giorni re di bugie è la sostanza mutante nella notte di vetro. Io perdo le ali nella quadratura del cerchio vicino all'infinito destino. Ti prego tienimi vicino raccontami una storia, del fiume che scorre ancora, Dio torna col tuo sguardo sopra di me, perdona le mie nubi di cristallo che mi gonfiano il cuore e passano i giorni, passano gli anni, senza che Tu torni. Dove sei! Dove sono! Concedimi il perdono per queste parole fuori tono, concedimi il sorriso che è lo spruzzo di gioia che illumina il viso. Concedimi, concedimi... la vita, tu che sei dolcezza infinita.
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