La mente vacilla nella tempesta che imperversa. È una tempesta interiore. Mutamenti, materia che si frantuma, che soffre, che lotta per non soccombere, non vuole cedere a questo evento che la stà stritolando. Cellula dopo cellula cerca di ricomporsi, cerca di creare un nuovo tessuto resistente alle impervie della vita. Magicamente, la tempesta avvia il suo processo di esaurimento. Lentamente spiragli di luce mi pervadono intensamente, corpo e mente, riesco a vedere di nuovo, a capire, all'improvviso le domande hanno risposte, una musica proveniente dal cuore della Terra mi accoglie fra le sue braccia, mi tiene nel suo grembo come un figlio smarrito ed io, nutrendomi di quel nettare, mi accorgo di volare, di essere in estasi e prego il tempo di diventarmi amico e di fermarsi...
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