Ho un sogno segreto, silenzioso. Averti ancora distesa accanto, sul tuo letto, in languido abbandono, solo per poco, un quarto d’ora soltanto, e mi tieni la mano, fiduciosa.
Lo so che non lo vuoi sapere. Io stesso lo tengo nascosto.
Un palpito di gioia, il caro piacere Per un istante sospeso, solo nostro.
Crudo è il ritorno alla realtà: son fatte di niente queste ore, nell’inconciliabile alterità che condanna alla sterile insensata menzogna.
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