Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Vorremmo essere come gli aironi azzurri o cenerini
per sfilare alteri ed eleganti sulle piste della moda
accompagnati da fenicotteri rosa come dame di compagnia
per vivere tranquilli in comunione fraterna
in acque tranquille.

Alcuni giorni restiamo soli sul ramo della vita
osservando un martin pescatore
con le sue chiazze azzurre tuffarsi da campione
nelle acque correnti del fiume
ingoiando un pesce per sopravvivere nella vita.

Spesso i nostri sogni di esseri uccelli
si chiudono nel canto monotono
di un cuculo dalla lunga coda nera
vivendo come un eremita solitario
con le note ritmate del cu-cu-cu.

Quand'ero bambino insieme al nonno
contavamo il ritmo monotono del suo canto
per sapere quanti anni di vita avremmo avuto:
lui ha superato i novant'anni.
Io ancora aspetto l'ultimo avviso
del mio cuculo che un giorno canterà.

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