Scritta da: Emanuela Angiuli

Angelo mio

Una stilla eri tu
ti tenevo nel mio ventre
come l'ultima goccia di acqua corrente.
E mentre immaginavo attraverso lo scorrere del tempo
che saresti stato mio in eterno
ignara io ti amavo
lasciandomi schernire
da un destino pronto a inveire.
Così guardando il mio corpo riflesso
pensavo a quanto fosse stupendo
il nostro risveglio se fossi nato tu
amore bello.
Nel mio grembo materno ormai maturato
credevo fossi al mondo arrivato
ma mi sbagliavo non sei mai nato.
Ancor sei nel mio cuore
il tuo ricordo come un dolce dolore
riaffiora nella mia mente per non dimenticare,
per non dimenticarti,
per avere l'illusione di averti veramente.

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