E venne mattino d'una estate radiosa la luce soffusa annunciava l'aurora le illuminò il viso di giovane sposa spossata, felice ed ebbra d'amore.
Danzava col vento e splendeva col sole fluttuava leggera in un mondo incantato spandendo nell'aria effluvio di viole parlava al mio cuore senza parole.
Poi venne l'autunno che spense i colori del sole velato di cenere spenta pianse anche il cielo sul prato e sui fiori ricurvi e avviliti, sfioriti e recisi.
Il calore gioioso e l'estate svaniti col vento infuriato sui rami contorti e un pallido sole le illuminò il viso segnato dai solchi dei giorni vissuti.
Poi venne l'inverno e il gelo l'avvolse col candido manto che cela i colori il tempo sospeso dal bianco silente nel cuore le spense gli antichi ardori.
Ma il tempo passato non tutto cancella l'inverno ha segnato soltanto il suo viso non danza col vento e non splende col sole ma sorride e m'appare ancora più bella.
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