Su selvaggi temporali arrampicarsi odo del pensar mio l'infrangibil abulia pur prostrato e di tristezza madido ì godo dell'alma il folle parto che nome reca di poesia. Fogli indifesi asperger cò illusioni di parole ispide e impietose qual chi tagli fa di gole orfica mission è d'un indecifrabile peregrinare nel qual fasci di speme pungon a guisa di zanzare. Or non m'è l'ordinato articolar compagno e amico dal retaggio scacciato d'un malesser antico tempo v'è in cui scrittura rimar faccia con paura ma del risorger ho il disio di quel che significhi avventura.
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