A intimiditi ramoscelli d'irreprimibil speme anemico e prostrato m'avvinco; l'ancestral corteccia che demiurga mi fu e anco madre concedendosi va a urlanti ruscelli di resina iridescente balsamo di rifiorito pneuma. Irriverente avanzasi d'ormai obliati fallimenti l'ordito in vitree reminiscenze incastonati fin a carezzare la dama d'una basaltica follia. Divorzian le figlie foglie a guisa di baldi tersicorei agitandosi dallo spirito violato da Cronos dell'incanutito albero, d'infantil rugiada assetate e d'un fiero, accecante gialleggiare madide di rinsaldarsi al tepore della terra instancabilmente avide. È l'intangibil scienza dell'estinguersi che l'afono universo ammanta della suprema violazione.
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