Scritta da: Gianluca Cristadoro

La sveglia

Quel dì che la mia sveglia trillò forte
ond'io non ne potei già più d'udirla
che mente pronta schiuse le sue porte
a idea che proverovvi appresso a dirla.

La qual mi sopraggiunse all'improvviso
nel mentre che pensai ad uman destino
dei tal che mille smorfie in su pel viso
straparlan sott'i fumi d'un buon vino.

Costoro, finché orecchie dei presenti
riescano a soffrir la tiritera,
continuano a mostrar le fauci e i denti.

Sì come mano amica con riguardo
poi strozza di parole il lungo effluvio
tramai per sveglia un simile traguardo.
Composta giovedì 22 novembre 2018

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