Guardo il mare dal balcone è notte fino all'orizzonte nulla si può vedere. Sono sempre in compagnia del mio dolore il vento ancora schiaffeggia il mio viso ma già profumi di primavera si sentono nell'aria i primi fiori mi colgono impreparato nel mio grigiore invernale. Gioco con i pensieri che nel silenzio sono come conchiglie calpestate, si sente il rumore nella testa ma ecco una lampara rischiara la notte avanza piano piano nel vento mi distoglie dall'oblio e mi riconsegna alla vita.
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