Era ancora agosto quella sera perduta sotto gli occhi di una piazza spagnola, dove il calore sbocciava in una rosa appesa al cappello di donne in amore. Nei bar si beveva e gridava: "Dos de calamares y una caña" La gente entrava e usciva guardando la luna nel bicchiere di birra. Due occhi smarriti masticavano vuoto sul pavimento pieno di rifiuti. Era ancora agosto quella sera spagnola all'ombra di una mantilla bianca vestita da baturra e senza nome. La ricordo passare insieme a un piccione sotto quegli archi antichi e calce nuova. Non so chi era, non so dove andasse. Portava il cuore e un fiore in quella danza notturna. La notte è giovane - diceva - il corpo è jota. Andiamo... Il ritornello era sempre quello. La notte passava senza rancore. È ancora agosto quella sera spagnola su corde di chitarra e una notte in fiore.
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