questo rincorrerci per (poi) fermarci a metà ché la vita non è una caramella proibita o avvelenata ma è (semplicemente) una notte stellata. E, allora, che senso ha questo affanno come se tutto fosse ciò che gli altri riconoscono e come se niente fosse il cuore che non mente. Che senso ha non assecondarci nella nostra verità per lasciarci cadere nel vuoto della pienezza che sarà. Che senso ha aver paura di ogni passo che si fa di ogni cosa che non si ha perché tanto il bene e il male sono come una ninna nanna che ci culla un po' di qua e un po' di là.
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