Quando l'aureo disco del giorno

Quando l'aureo disco del giorno
più non vedrò apparire all'orizzonte
e nel mio cielo non vi saranno stelle,
quando più non mi giungerà il suono
vario dell'onda o gridìo di voci,
tacerà per sempre questo mio cuore
ma fino ad allora, ancor vi parli
la tortura di questa passione,
che voi, brama prediletta,
con indifferenza, appena ascoltate!
Quando dal vuoto imprigionato
a voi libera ripenso, in alto vanno
le mie inumidite orbite;
alle illusioni, promesse strappo
perché nel vostro petto cavo
un posto sicuro io trovi.
Se sapeste nel chiaro guardare,
vedreste i miei occhi scuri
fissarvi senza tregua;
se dai vostri pensieri non escluso,
meno penoso sarebbe il ritmo
scandito dal mio dimesso andare.
È da troppo tempo che guardo
le pieghe della vostra bocca
senza baciarle; voi non sapete
che mi chinerei, fino a spezzarmi,
per raccogliere, come primizia,
un sorriso, da voi lasciato cadere!
Non ponete altri sgambetti
a questo cuore che inciampa
sulle crespe del vostro animo gelato.
Udienza accordate ad un amor
che non s'affioca e arrestate
la dolce tortura che perpetrate!
Guardatemi come la prima volta:
un rossore, vi ritornerà dal mio volto.

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