Eppure, penna alata, questo corpo pecca, cadendo a terra, e nel silenzio il tonfo s'ode clamorosamente. Sul foglio d'una strada della terra la mano ch'è discesa nel mio piede col moto di scrittura ch'è il mio passo lascia s'imprima l'inchiostro dell'ombra. L'occhio inveduto, attento, in quell'istante avrà letto furtivo il contenuto. Eppur ti illuderà con quella gomma del successivo andare avanti ancora d'avere cancellatolo per sempre.
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