Non te l'ho detto e non lo sai ma è da tanto che ad un chiodo ho appeso la bici della vita e poco mi curo della salute del cuore più invecchiato ma pur sorpresa non dir nulla se di nuovo nel felice risveglio del mio sguardo con meraviglia riconosci un lampo di cupidigia. Se occhi ilari, vogliosi di bagliori, rapiti scrutano il fondale di perle delle tue pupille, non incolparli! È solo con un risoluto affissare che azzardo esprimere tutto: di parlare, sai, ho dismesso e tutte negli occhi compendiate son le parole. Interprete attenta del dialogo silente tu forse indovini intendi e misuri a quale altezza stellare si sia spinto un audace e sfacciato immaginare. Non vedi l'andirivieni eloquente di sorrisi e luccichii che fino a te fa spola raggiera ustoria? Si dispiega una tenerezza pura e tra albali chiarori veleggio sicuro cullato da un dolce lieve abbandono; un cuore si lancia sulle tracce di chi rilascia effluvi di illusioni. "Finché c'è vita c'è speranza" si dice! E sbalordiamo pure se siamo capaci di vibrare un altro colpo di coda e fugare la morte: illudiamoci! Per una ragione si ha diritto a vivere... Che importa se domani o altro giorno venturo, sviati, involeremo delusi.
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