Fermati, dice la nebbia: "mangiami e dissetati" e mentre lo dice si sfoga, così si giova di nascondere il fuoco delle case.
E, come un fredda cataratta, induci a giocare a nascondino, sei ormai nel circolo sanguigno, già in sorte alla natura che incompleta ti prende.
Spericolati ragazzi, a te si mischiano, nella città di cupole intorpidite; luce t'addensa e le bagnate vie di sferiche pietre antiche, ai silenziosi laghi conducono.
E gli animali ammutoliscono e nel contempo, un altro tempo nasce, Un fascino nello sfoggiar mistero; fra terra e cielo si sfoca la luna, che contempla sovrana la magica Valle Padana.
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