La gatta
Gelide pupille di serpente...
D'ocra, il mondo risplende!
Giocosa al sole si distende,
il pelo si accende splendente!
[Sul manto soffiano le stagioni...]
Le brine il tocco non seccano,
ma le dita pizzicano leali,
come soffioni che volteggiano
librati da venti invernali.
Il grano riflette il rossore,
del meriggio il biondo chiarore,
dal sole assorbe il colore,
non pare un estivo bruciore.
Il buio avvolge il mistero...
Uno sprazzo di bianco leggero!
L'intruso nel fogliame nero
rischiara l'inverno severo.
Il dolore è solo la tosse!
Zecche che pungono divertite...
Un odore certo le ha mosse,
sulla pelle saltano infinite!
La morte lontano la carezza,
quando ratto non vede sul ramo
fuggire nella gelida brezza,
del padrone non ode richiamo.
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