Ascolto un lacerante ronzio Scuotere le pareti della mia mente Legato e imbavagliato Fuggire al mio autocontrollo Sento il mio corpo sudato Ardere sotto i vestiti Come amo ricurvo Contorcersi dalla morsa dei crampi Vedo nelle grida del passato Persone che ho stuprato Condannare il loro carnefice Alla deriva dei rimorsi Cammino le giornate nella solitudine Cerco nell'artificiale silenzio Dimenticata quiete Con movimenti ovattati Nascosto nell'ombra Confondo la mia immagine nello specchio.
Carissimo Stefano, sai quanto conosco questa tua sofferta poesia ma con un sincero complimento vorrei augurarti ...buona fortuna, ormai il lupo e' gia' crepato da tempo!
Spesso mi sento di congraturlarmi con uno scrittore per la sua bravura nel condividere le sue emozioni, cosa che e' successa anche con te, con questa tua graffiante poesia. Per un attimo ero come te, ma nascosto nella mia ombra a riflettere sui miei peccati!
Alla prossima, ciaooo da Robert!
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