dove sei incarnazione della luna, emozione della forza di un mare alle porte naufraghe del mio petto, sospiro dell'inverno sulle foglie lacrimose dei miei occhi incendiati, neve bianca sul mio cuore che il tuo nome ha inciso coll'acciaio, diluvio nel cielo incrinato della mia torre, delle mie sabbie, e della mia anima mortale, morire e facile accanto alla sorgente vitale di ogni tua parola, vibrazione dell'assoluto ventre di ogni atomo. Dove sei Elisabetta! Labbra di un Dio fuggente che mi baciarono ad agosto mentre si spezzava l'aria.
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