Ecco che torno ancora qui, cammino sospeso a un viale di croci e Angeli che solo il grido delle rondini taglia, quando la luce è trasparente come l'acqua e l'odore di buganvillea la trapassa. Allargo le braccia e sento che sei nell'aria, un'immagine che riveste il cielo la tua, alta su un piccolo lume acceso più che straordinaria. Anche i cipressi avanzano un loro canto nella tenera ombra dei meriggi, qui nei silenzi precipitati da secoli che richiamano i lamenti delle vedove.
Dove sei pittore di ponticelli esigui, tu custode delle proprie dimore, passo leggero di piume, labbra di innocenze schiuse, anche queste rose che urtano il venticello a te connettono, e i sensi di queste ortensie oltre con me ti afferrano, il sorriso tenue.
Ma se il tempo del dolore prosciuga il mare di lacrime, le dighe dell'anima svuotano a effluvi il proprio alito e le iridi si spaccano, viene il dubbio se sbandiamo ciò che sarà il futuro, non resta alto che un suono di preghiera sussurro nella sera. Era ciò quella sinuosa linea nella tua mano che leggevo, sottile in cui figurava il passato, una lettera in cornice a testimonianza di una combattuta fede romantica, col tuo nome bene iscritto, era per te l'amore amato fatto presagio, col cuore e un pesciolino li lasciato.
Ora i tuoi occhi sono come questo mare limpido che palpita un suono universale, culla in cui la mie labbra si specchiano nel magico seguitare delle voci che compongono il canto vitale.
Dove sei tu Mentore, tu emblema di speranze, sguardo di paesi lucenti nel mare, tu veliero su tempeste e prode condottiero.
Ho provato a riempire quel vuoto che hai lasciato con una sciarpa e un occhiale che solevi portare, per darmi speranza, ma non ho fermato una sola lacrima, dove sei cacciatore di fortune, tu vincitore vinto, pifferaio fischiettante in vetta a un sole, libero dalle catene ci vedi ora nei contorni più accesi, ma come chi è partito lontano dalla dolce amata a cercar fortuna noi ti aspettiamo venire col vestito nuovo e le canzoni dell'epoca rare, il sorriso furbo scintillante di chi visita paesi oltremare, tu l'amico fedele
il miglior padre.
A Calogero Spallino mio padre con tutto il mio amore filiale, scritta e dedicata.
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