Scritta da: ROBERTO POZZI

Il mercato dei ricordi

Una piazza affollata,
tra dozzinali bancarelle
e avidi collezionisti di vite,
si annusava uno sgradevole fetore.
Il profumo di vecchio
era talmente insopportabile
quanto la nostalgia
delle anime trapassate
che si percepiva dappertutto
nell'aria stantia.

Da icone adorate
a cimeli abbandonati,
montagne di cianfrusaglie
di un ignoto titolare,
erano state sbarazzate
da presuntuosi zoticoni,
illegittimi eredi
di un trascurato tesoro,
apparentemente di poco valore,
relegato al patetico destino
del mercato delle pulci
per essere comprati
dai maniaci compratori
alla ricerca di un disonesto affare.

Raccogliendo il primo manoscritto
dalla catasta delle occasioni
un libretto ingiallito
dallo scorrere del tempo
sfogliando le pagine ammuffite
noto con agrodolce piacere
che le intense riflessioni.
di un'anonima poetessa
erano ritornate in vita
nel profondo del mio cuore.

Chissà mai sarò
un fortunato scrittore
con una personale raccolta
della mia oscura scrittura,
non per cercare l'immortalità
di un glorioso faraone,
l'atroce dubbio rimane:
che fine faranno
i miei sofferti pensieri
quando saro'defunto!

Chi mai comprerà
le mie ironiche memorie
nei tanti mercati a buon mercato,
un collezionista di altri tempi
potrà trovare una mia perla,
un manoscritto quasi nuovo
di originali racconti poetici,
dell'insignificante sconosciuto
che ero sempre stato...

un pietoso dilettante
che adorava amare,
sognando con malinconia,
semplici emozioni
ignorate da tutti
gli insensibili
mercanti d'anime!
Composta mercoledì 5 marzo 2014

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