Scritta da: Luigi Berti

Il mio sogno

O babbo mio
ti voglio raccontare,
che questa vita scorre
come un grande fiume,
è lento lento il suo cammino verso il mare.
Ma adesso, anche io so,
che indietro non potrò mai più tornare,
rimane un sogno il mio
di poter tornar bambino,
ma non sono i sogni
che ci tracciano il destino.

O babbo mio,
dove sei arrivato tu
ora ci sono io.
Ma i miei giorni ora sembrano più corti,
veloci scorrono i minuti e i secondi,
ed io mi perdo
in un attimo solo,
anche un secondo
ora vale un tesoro.

O babbo mio,
c'eri tu
e c'ero anche io,
il giorno in cuoi sono nato,
questo ricordo molto lontano,
mi lascia in bocca il gusto un po' amaro.

O babbo mio
a questo mondo non ci sono solo io,
siamo milioni o forse siamo miliardi,
che preghiamo Dio
e senza soldi andiamo avanti.
Ma poi si sa che i soldi non faranno la felicità,
allora è meglio forse fare un bel sogno,
tornare indietro anche fosse per un giorno.

O babbo mio,
adesso che sono nel mio sogno,
mi sento un Re
e faccio ciò che voglio,
potrei fermare anche il mondo con un dito,
o volarci intorno
e poi crearci il paradiso.

O babbo mio
adesso sono sveglio,
è finito il sogno e inizia la realtà,
mentre il mondo gira e fermo non ci sta,
e gira il mondo
gira sempre intorno a se,
con mille dubbi
e tutti i suoi perché.
Composta lunedì 22 ottobre 1990

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