Da solo giocava, il bambino dal mondo dentro, da solo parlava, a chi non sa ascoltare, solo lui rideva, di risate non capite era solo lui, con la sua ignota pena... Il suo gioco durerà la sua vita intera, non tramonterà, ne sciuperà la sua innocente anima, ma muterà, solo il suo corpo. Che importa a quel bambino infinito se la gente di lui ha compassione? Lui gioisce, parla e gioca da solo, tra gli altri che fioriranno, effimeri fanciulli che diventeranno uomini; in lui invece si mostra il dono dell'infanzia, Per sempre.
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