Vivo, non vivo dormo, non dormo mi privo di ciò di cui ho bisogno. respiro.
Cerco di aggrapparmi ma, non ci arrivo. Disperatamente corro, schivo, salto, ma lei continua a rincorrermi e a deridermi, in questa danza così macabra.
Solitudine cara, solitudine, mia vecchia amica, lungi da me, o per una buona volta, spegnimi. Così che possa aiutare, invece di far patire, rinnegando colori quieti, nella disperazione di un domani, nelle proiezioni, latenti, di sorrisi vani.
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