Scritta da: NuvoleRosse
Vivo, non vivo
dormo, non dormo
mi privo di ciò di cui ho bisogno.
respiro.

Cerco di aggrapparmi ma,
non ci arrivo.
Disperatamente corro, schivo, salto,
ma lei continua a rincorrermi e a deridermi,
in questa danza così macabra.

Solitudine cara, solitudine,
mia vecchia amica,
lungi da me,
o per una buona volta, spegnimi.
Così che possa aiutare, invece di far patire,
rinnegando colori quieti, nella disperazione di un domani,
nelle proiezioni, latenti, di sorrisi vani.
Gabriele Servo
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