Scritta da: margherita1

Anno che va, anno che viene

Anche l'ultima luce si spegne,
tacciono le vetrine in festa
e carte sgualcite dormono
negli angoli.
Si è consumata questa furia gioiosa
di plastica e capponi,
ognuno pago dell'inutile
giace avvinto all'abete avvizzito.
Il silenzio scende sulle strade
umide di nebbia
e rintanati nelle proprie stanze
torniamo alla vita di sempre,
ubriachi di finte illusioni
attendiamo i dodici rintocchi
che porteranno vite fotocopiate,
ma nel cuore vive ancora
quella speranza che non vuol tacere,
ostinati attendiamo il vento nuovo
che soffiando porterà nuovi doni.
Amore, soldi, lavoro, potere,
ognuno scruterà l'orizzonte
per scorgere l'arrivo del sogno
per iniziare daccapo.
Ma per tutto questo non basta
un giorno qualunque,
di un mese qualunque,
di un anno qualunque?
Composta sabato 29 dicembre 2012

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    Scritta da: margherita1

    Commenti

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    postato da , il
    Sono d'accordo, per chi ha un credo religioso dovrebbe essere un momento di commemorazione e raccoglimento e non un gozzovigliare, ma culturalmente siamo tutti condizionati dall'evento, e stranamente se abbiamo problemi viviamo le giornate di festa con un certa malinconia. In ogni caso adoro l' Epifania che tutte le feste si porta via!
    4
    postato da , il
    festa del consumismo
    3
    postato da , il
    Natale, Capodanno si succedono sempre uguali, siamo noi che siamo diversi quindi possono essere giornate festose come terribilmente tristi.
    2
    postato da , il
    Credo proprio che tutto succederà in giorni qualunque... Capodanno ne è solo una rappresentazione...

    ;)
    1
    postato da , il
    Nulla cambia il giorno di capodanno...

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