La ballata dell'amore

Vuoti spazi di vita vissuta,
nel rituale quotidiano,
sazio dei dolori del mondo,
il tempo scorreva nelle sue vicissitudini.

Accadde che le pupille dei miei occhi
furono abbagliate, improvvisamente...
Come illuminato da una folgore
nella buia notte
fui rapito dai suoi occhi,
dal suo viso angelico
quando nella gioia di un ballo mi concedesti
il privilegio di accarezzarti nei fianchi
sotto la luce opaca della luna.

Vestita di rosso, le tue spalle
scolpite da un velo di sposa,
il tuo inebriante profumo,
minuti di rara armonia
gustati su un lido di mare

Nella tiepida brezza di agosto
ti conobbi,
danzano sotto le stelle,
fino all'estremo dell'ultima nota
cantata,
coi fianchi nei fianchi, cinti
da mani tremanti.

E lì nello stesso lido
c'incontrammo non più per caso,
e ballammo non più per caso,
anime desiderate si
aspettavano nella quiete dell'ombra
dopo i cocenti raggi del sole.

Di nuovo nel ballo
noi attecchiti da corpi di fuoco,
come rituale,
coloravamo le notti stellate
in colorate danze sfarzose.

Ti presi la mano per sussurrarti
un cammino,
sulla solitaria spiaggia bagnata
dal mare,
esausti di parole e di canto
le bocche silenti
sotto la flebile luce lunare,
corpi seminudi soffiati dallo scirocco,
insieme come d'istinto,
ci fermammo e ci fissammo negli occhi.

E le tue labbra sulle mie labbra
affondarono, in un aspettato bacio,
nei dolci sospiri sussurrasti con
debole voce: sei la mia vita!
Ti risposi con tono immutato
ti amo più della mia vita
Così l'amore fiorì in una notte
d'estate, in una danza d'amore
sotto le stelle curiose
sotto la luna pacata!
Composta giovedì 22 novembre 2012

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