Il Simun si alzò e tutto avvolse!
Il cielo diventò rosso, le dune assumevano nuove forme!
E lui, il viaggiatore, ormai stanco, chinò la testa!
Ma quando la morte cominciava a fissarlo.
Allora riaprì gli occhi!
Non demorse, rischiava di perdersi.
La sabbia corrose la carne, sangue misto a sudore!
Ma lui, il viaggiatore, senza mai abbandonar la croce, diede luce al pensiero.
Guardò il cielo, poi un riflesso, e poi ancora.
La speranza gli sorrise.
E ne uscì ancor più forte!
Composta giovedì 25 ottobre 2012

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