L'ispirazione Prende spazio Nella coscienza pronta Le ore ballano Davanti e dietro il tempo Ma mai insieme Potendo evocare l'eternità Candida di un attimo Non aspetterei seduto In un qualche dove dimenticato Aspettando l'alba... Recitiamo noi il sorgere Di una qualche vita retratta Su di un quadro oramai impolverato Edifici dalle mura fredde Invadono gli spazi esterni Insufficienti per poter pensare Ad un minimo sostentamento autonomo Divoriamo continuamente vite per vivere Tutto ciò non ha alcun senso Brillando su di noi le stelle Formano circoli ben definiti La cocciutaggine ottusa Non consente miglioramenti Interiormente ci ridedichiamo A tutto ciò nuovamente.
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