Scritta da: Pierluigi Ciolini

Il pane della notte

Di questa notte
che sa di vita
c'è chi non capisce
le sue distese
d'infinito marciapiede
dove ti puoi sedere
e stare in silenzio
parlare e piangere
o semplicemente ascoltare
in un silenzio che poi ti culla
di questa notte che ti rimbocca.
le lenzuola di una vita
che ti fregava a terra
e si notte magica
che cammina insieme a te
e che ti fa trovare quello che hai perso
che le lacrime ti asciuga
o le tiene segrete
sotto la pioggia
di passaggio
in questa notte

Di questa notte che anche se fredda
ma che profuma di pane
e di strade da percorrere ancora

Madre che ti può scaldare il cuore
ma anche
Madre che ti può lasciare a bocca asciutta

Si a noi tasche vuote rivoltate
di questa città fatta di crosta di pane
un carrozzone di semplici briciole
che saltano giu nelle pozzanghere
a piedi uniti come ragazzini
per vedere chi fa gli schizzi più alti

Di questa notte zingara
che legge la mano
a un furtivo destino
straccione insieme
a noi senzatetto
come le vecchie comari
in un passaparola
di sguardi
fra i marciapiedi

E di te che guardi
sempre i miei difetti
prova a stendergli la mano
che un pezzo di pane
ce l'ha anche per te
questa notte.

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