Piccoli pugni stretti occhi che annegano nel pianto bocche che chiedono è forse questa l'età più bella? Fragili e insicuri gocce che diventano oceani e soffi... uragani e forse questa la spensieratezza? No, non ti invidio tempo acerbo verde età dell'innocenza dove ogni sasso è monte e ogni passo fatica un distacco abbandono e una parola ferita Costano le cristalline risate per un piccolo premio Siete voi mondi incompiuti persi in spazi indefiniti sofferti vissuti che incideranno il passato in un tempo che verrà.
Commenti