Si è smarrito lo sguardo di luce abbacinato: la tua bellezza immensa mi ha trapassato l'anima di subito incendiata come fa all'alba il sole. Caro rimane il suono di parole agrodolci, foriere di emozioni nella tua voce d'uomo. Desiderata invano la tua bocca leggera a dispensar sorrisi come pioggia d'aprile. E carezze sognate ad arrossare il volto: desiderio e paura da togliere il respiro. Ogni spazio minuscolo tu hai rubato e invaso: reale o immaginario sei vivo nel ricordo.
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