M'inginocchierò ai tuoi piedi, strega, zingara magica dagli occhi neri scivolosa e misteriosa insinuante donna splendida e offuscante mi rubi l'anima e la vendi barattatrice d'una gitana. Orecchini rumorosi e unici penzolanti come ciliegie al sole bocca fumante al freddo nebbioso. Entrerò di notte dalla finestra socchiusa ti riconoscerò dal tuo odore unico e pungente mani lunghe e affusolate che ruberei per avere sempre le tue carezze; m'avvicino silente al tuo giaciglio al tuo soffice cuscino di vermiglio. E sei così bella che più bella non c'è e m'incanto a guardarti alla luce d'un lume e ti sfioro le labbra con la mia bocca mi tufferei fra i tuoi lunghi capelli neri ma trattengo lo spirito guerriero sei una gitana dura d'aprire e soffoco nel languido desiderio d'avere la tua pelle alla mia bocca. E vorrei volare, danzare, piangere e ridere con te respirare un solo respiro. La sottana strapparti ma ho paura di svegliarti e sognando di averti m'accontento d'amarti.
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