Reminiscenze ambigue di un passato incerto... Nobili torri elevate sulla sabbia... Ideali sognati quando in essi non riconoscevo gli odiati figli di un'antica madre: l'Utipia.
Ora sento sul collo l'alito famelico di una torma di cani che m'assale. Il dubbio reclama - forse illegalmente - diritto di cittadinanza nella verità. E annego in un bicchiere l'essenza amara di mille riflessioni. Poi muovo i miei passi - barcollando - tra le pareti della mia prigione che i fumi dell'alcol rendono più angusta: una dimora che mi stringe e che soffoca un'ansia senza tempo: l'anelito indomabile di libertà!
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