Scritta da: Giulia G.

Nonna Amelia

D'antichi merletti
la memoria di una donna...
Tanto gentile,
che mi pareva una madonna...
Angelo venuto dal cielo
il profilo stanco,
mani aggrinzite e sorriso sincero...
Occhi azzurri, capelli raccolti
in modeste acconciature
spilloni d'allocchi...
La sua voce acuta e tremolante
teneva tra le braccia la vita
avvolgendo una matassa tra le dita...
Tanta dolcezza usciva dal cuore
dalle sue labbra tanta saggezza
come un impegno d'amore...
Umile era nel curvare il capo
la sua voce anelava dolcemente
quand'ella salutava...
Il tempo passava senza pietà
una corona d'argento copriva il capo
esaltando la sua età...
La mite schiena vide piegarsi
tra gli occhi stanchi
la sua gioventù allontanarsi...
. Dove sarà andata?
Dov'è la donna da tutti amata?...
Nel mio pensare,
il vento mi rammenta,
un po' del tempo passato...
nel giocare con lei
tra i fiori ed il verde prato
E vorrei aiutare tutti,
a ricordare la sua fragilità
per non dimenticare
la grande bontà...
Composta martedì 28 febbraio 1989

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    Scritta da: Giulia G.
    Riferimento:
    In memoria di nonna Amelia.

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