Un tiepido e freddo languore Si avvicinava verso il terremoto del cuore. Questo di rado. Non puoi mostrarti debole e zitta Di fronte a coi tanta violenza e grazia Nel far del male.
Sconcertata alla vista di un mondo vermiglio come il sangue e la paura come quelle grida che mi sforzo di non ascoltare e di non vedere negli occhi di quei splendidi e sofferenti visi. Mi sorprende che la folla non può stare alla larga Dall'indifferenza e da se stessi.
Tutti dovrebbero preferire di stare nel corpo Spigoloso di qualcun altro Per soffrire al posto di qualcun altro. Ma soprattutto Sognare e vedere anche in una misera mollica di pane Amore e gioia di vivere.
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