Vado e ascolto l'ora del brusio nella notte che dimentica frastuoni. Vado errando a trovar l'anima balbettante i sogni lasciati nel grigio delle parole disattese, e indugio al lume intimo della solitudine su quei ricordi che avevano trecce lunghe, piedi scalzi sul bagnasciuga dei giochi. Indago dove l'anima ha i suoi bisbigli, dove le sensazioni correvano di albe promesse, o si riposavano alle luci di stelle, mentre carezze erano sigilli di un amore.
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