Sogni, lamenti, grida di gioia, smeraldi luccicanti stanotte ho udito vagare lenti nella radura.
Poi ti ho veduto, e ho pianto. Parlare, no. Gridare, no. Pregare, piangere, morire, no.
Resti qui muto, e guardi fisso dentro la mia anima, dentro i miei antichi nervi di marmo... perciò ti uccido, e canto.
Canto alla Luna, e sogno un mondo nuovo, dove il vuoto sia falso, il vero vero, la vita, vita... e nel cielo sereno le stelle sappiano in silenzio brillare; o vivere, ed amare.
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