Scritta da: Marco Bartiromo

La mia mamma

Hai aperto le tue braccia
come i petali di un fiore a primavera
e come un aquilone mi hai tenuto
legato da quel filo immateriale
intriso di saggezza, di ansie e di paure
di lacrime versate e non riposte
un nodo tra le dita vellutate
che segna con la Fede il tuo dolore
nascosto da un sorriso un po' falsato
un gesto che con gli anni ti fà onore
ma chiude la tua porta ai desideri
che rimarranno chiusi dentro al cuore
celati di speranze non sopite,
con deboli segnali di clamore.
Chiudi le tue dita e stringi forte
non lascerò che il vento mi allontani
ne morirei se questo succedesse
sei il dono più prezioso
la mia mamma.
Composta sabato 8 maggio 2010

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