Ricorrente come sempre tutte le notti torni incubo assillante di prigionia, legata e intrappolata corro a cercar la strada, la porta l'uscita dall'entrata di visione onirica angosciante vedo luoghi chiusi ingigantirsi e stanze moltiplicar di numero e corridoi, e all'infinito corro e cerco di uscirne gente che al mio chiedere resta muta dove è il varco per la mia libertà perduta?
Vedo il verde espandersi e la mia meta sempre più lontana ma a portata di mano, non riesco a uscirne e destar cerco invano
forse in questa trappola ci son finita apposta carceriera di me stessa perché non permetto alla mia vita di liberarsi, di osare, di sperare e resto lì ancorata ad un passato che fa male e mi trattiene ancora in stanze oscure di tristezza, rimpianti, rimorsi, paure.
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