Cada manhã sabemos que se acumula a dívida. A grama que pisamos è dívida. A casa è uma hipoteca que a noite vai adiando. E os juros na hora certa.
Ao fim do mês o emprego è dívida que aumenta com o sono. Os pesadelos. E nós sempre mais pobres vendemos por varejo ou menos, o Sol, a Lua, os planetas, atè os dias vincendos.
A dívida aumenta por cálculo ou sem ele. O acaso engendra sua imagem no espelho que ao refletir è dívida.
A eternidade à venda por dívida. A roça da morte em hasta pública por dívida. A hierarquia dos anjos deixou o céu por dívida. No despejo final: sò ratos e formigas.
Il debito aumenta, del paese, e nostro.
Ogni mattina sappiamo che si accumula il debito. L'erba che calpestiamo è debito. La casa è un'ipoteca che la notte rinvia. E gli interessi maturano puntuali.
L'impiego a fine mese è debito che aumenta con il sonno. Gl'incubi. E noi sempre più poveri vendiamo al minuto, o meno, Sole, Luna, Pianeti, perfino i giorni in scadenza.
Il debito aumenta per calcolo, o anche senza. Il caso genera allo specchio la sua immagine che, riflettendosi, è debito.
L'eternità in vendita per debito. Il campo della morte all'asta pubblica per debito. La gerarchia degli angeli ha lasciato il cielo per debito. Nello sgombero finale: solo ratti e formiche.
Commenti